mercoledì 30 gennaio 2019

Stranieri in patria


Se avete seguito ieri sera l'intervista incalzante di Floris a Salvini dovreste essere atterriti. Devo escludere per forza che il conduttore abbia costruito una platea leghista doc. Eppure il pubblico tutto ha applaudito il ministro con applausi scroscianti ad ogni sua proposizione, ad ogni battuta. Anche quando raccontava balle colossali: ad esempio che la salvaguardia sull'Iva sarà sterilizzata e che le tasse, indirette e dirette, non cresceranno e che anzi si realizzerà progressivamente una compiuta flat tax. Ci sono state ovazioni - bravo! bravo! - e infine addirittura standing ovation. L'unica consolazione, assistendo all'inquietante spettacolo, poteva essere nella costatazione che molti (ma non tutti: ho controllato) che applaudivano Salvini applaudivano anche chi lo contrastava. Però forse la cosa è un'aggravante. L'Italia rappresentata appare così stupida, oltre che filoleghista. Sicché ho pensato a quanto sarebbe bello se ognuno potesse scegliersi la sua patria, con nazioni fatte da un eguale sentire. Lasciando la bella Italia a leghisti e fascisti? Che fare? Non so.

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