venerdì 1 giugno 2018

Materiali per l'abc di un nuovo senso comune. abbassare le tasse o...?


Pochi minuti fa ho sentito Salvini dire "bisogna abbassare le tasse". Nulla di nuovo ovviamente. Né per la Lega né purtroppo per altri, compresi pezzi della cosiddetta "sinistra". Renzi lo ripeteva quanto Salvini. Quel che resta della sinistra oggi contesta giustamente la flat tax che toglie tasse ai ricchi e le aggiunge ai poveri o, se non le aggiunge, fa pagare ai più deboli i costi meno visibili del " liberi tutti" sul debito. Contestare la flat tax è ovvio e giusto quindi. Ma non basta. La sinistra vera, quando ci sarà, dovrà saper ribaltare il senso comune sulle tasse. "Le tasse sono belle" aveva detto Padoa Schioppa, con provocatoria semplicità quasi infantile. Partiamo da lì. Contro la destra che conquista anche menti e cuori dellla sinistra. Le tasse sono belle e razionali perché mettono in comune ciò che disperso è irrazionale. Dalla salute, all'istruzione, alla sicurezza. Sono belle se progressive cioè pagate soprattutto da chi ha di più, ma pagate un tantino anche dai piccoli commercianti che preferiscono pagarle al racket e dai pensionati che preferiscono pagarle alle slot machine. Con le tasse daremo sicurezza ai commercianti e daremo psicologi veri ai pensionati affetti da ludopatia. Le tasse sono belle se sono ben spese. Se non sono spese per lavori inutili e per nutrire clientele. Possiamo provare a dirlo? Possiamo emanciparci dal senso comune vincente della destra?

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