sabato 4 novembre 2017

Tommasi, più trumpiana di Trump


Ad Otto e mezzo ho sentito tale Paola Tommasi, giornalista di Libero. E' la seconda volta che mi capita di ascoltarla. Non sono cultore della diffidenza sistematica, Però ammetto di essermi chiesto: "E' nel libro paga di Trump"? Sapete com'erano (e in parte ancora sono) i berlusconiani duri e puri? Sapete come sono i renziani duri e puri"? Qualunque cosa dica e faccia il Grande leader è saggio, è incontestabile. Se alcuni dei suoi lo abbandonano quelli sono mossi da torbide passioni o sono semplicemente traditori. E chi saranno mai questi repubblicani che non assecondano le grandi visioni di Trump plebiscitato (più o meno) dal popolo?
Fra poco, assicurava Paola Tommasi, Trump provvederà a circondarsi di soli uomini fidati. Come Renzi, come Berlusconi. come altri che magari non lo dicono, ma che lo fanno, dico io. E Trump con l'abbattimento del carico fiscale promuoverà i consumi natalizi. E così darà lavoro, etc.


E' l'epoca della fine dei partiti, della fine di ogni elaborazione collettiva. Della militanza come fede assoluta in un uomo. Della perdita totale dell'autostima del cittadino tifoso. Della perdita totale della ragione.

P.S. Dimenticavo una perla di Paola Tommasi. La scrittrice americana Katherine Wilson, democratica, afferma che per fortuna i contrappesi costituzionali Usa -Congresso, Senato, prerogative degli Stati, Corte suprema, etc.-  hanno funzionato inibendo molte delle iniziative di Trump quali muro, controriforma sanitaria, etc." E l'impavida Tommasi replica: "Contrappesi o sabotaggio"? Bisogna farsene una ragione: oggi regole e Costituzioni appaiono complotti contro i "cari leader" che, lasciati liberi di decidere senza lacci e laccioli farebbero ognuno della propria nazione un paradiso terrestre. Ultimo clamorosamente masochistico (così lo giudicano alcuni) contrappeso in Italia è stato il No del 60% nel referendum costituzionale.

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